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Ti regalo un tesoro, il libro più tradotto dopo il Vangelo, che ha formato gran parte dei santi e beati dal suo ritrovamento. Puoi ascoltarlo o scaricarlo:

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Due appelli: MARIA LO VUOLE !

Messaggio da Medjugorje del 25 Agosto 2014 :
"Cari figli! Pregate per le mie intenzioni perché Satana desidera distruggere il mio piano che ho qui e rubarvi la pace. Perciò, figlioli, pregate, pregate, pregate affinché Dio possa operare attraverso ciascuno di voi. I vostri cuori siano aperti alla volontà di Dio. Io vi amo e vi benedico con la mia benedizione materna. Grazie per aver risposto alla mia chiamata."

           Un invito ai sacerdoti:  Ogni Messa che celebreremo (TUTTE!) d'ora in poi, come ha fatto sentire nel cuore la Mamma celeste, prima della s. Messa dell'Addolorata 15.IX.2014, e come  ha chiesto Lei stessa, sarà SECONDO LE INTENZIONI DELLA DIVINA MARIA, ed anche del o dei fedeli che chiederanno di celebrare per una particolare intenzione; preavvisando però chi "chiede" la Messa, e senza pretendere offerta, se non spontanea del fedele:

      Un invito ai fedeli: qualunque Messa che prenoterete d'ora in poi, chiedete al celebrante di celebrare "secondo le intenzioni della Santa Vergine, ed anche per... oppure in suffraggio di..." Questa Messa salirà veramente al cospetto della Misericordia del Padre!

************

      Promuoviamo, anche mediante lettere o raccolta di firme o altro, di implorare dal Santo Padre l'istituzione della festa del PADRE DELL'UMANITA' la prima domenica di Agosto, secondo il suo unico approvato messaggio a Madre Eugenia Ravasio.

        Le vostre lettere, firme o altro potrete inviarle anche mediante questo sito dalla pagina "Contatti", che poi gireremo al Santo Padre.

 

ORARI CELEBRAZIONI:

( Çdo të dielë në pasdite kremtohet Mesha e shenjtë në gjuhën shqipe - Ogni domenica e giorno festivo nel pomeriggio si celebra la S. Messa in lingua albanese)

 

DOMENICA

07,00 - 09,15 - Cenacolo di MARIA SORRISO DEL PADRE E GIOIA DELL'UMANITA' con Adorazione, s. Rosario meditato, lectio divina, etc.

09,30 - S. Messa

 

 

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RAPHAEL   (Ebrei 1,7: Mentre degli angeli dice: Egli fa i suoi angeli simili al vento, e i suoi ministri come fiamma di fuoco)

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Preghiera ai Sette Arcangeli al termine di ogni S. Messa (celebrante e fedeli)

Santi Sette Arcangeli, Michele, Gabriele, Raffaele, difendeteci nella battaglia: siate Voi il nostro sostegno contro la perfidia e le insidie del diavolo. Che Dio eserciti il suo dominio su di lui, ve ne preghiamo supplichevoli.

E Voi, o Principi delle milizie celesti, con la potenza divina, ricacciate nell'Inferno satana e gli altri spiriti maligni i quali errano nel mondo per perdere le anime.    Amen.

 

Questa preghiera secondo il decreto di Leone XIII, ratificato da S. Giovanni Paolo II nel 1994, con l'aggiunta dell'invocazione a tutti  i sette Arcangeli di cui Michele è il primo, viene da noi recitata al termine di ogni S. Messa.

Mai come adesso nella storia dell'umanità abbiamo necessità di invocare l'aiuto dei Sette Santi sommi Angeli che stanno sempre davanti al Trono di Dio per servirlo.    (Tobia 12,15)

Corona della gioia dell'Arcangelo Raffaele a lode e gloria della SS.ma Trinità in Maria Nostra Signora (Ricevuta tra il 18 Agosto e il 12 Settembre 2016)

12

15Difatti io sono Raffaele, uno dei sette angeli che stanno davanti al trono di Dio per servirlo.

(Tobia 12,15)

+ NEL NOME DEL PADRE, DEL FIGLIO E DELLO SPRIRITO SANTO. Amen.

- O Dio, vieni a salvarmi

- Signore, vieni, presto in mio aiuto. - Gloria al Padre...

INNO ALL'ARCANGELO RAPHAEL

 

Invocazione

(Da ripetere in ciascuna delle sette poste):

Lodiamo, benediciamo ed annunciamo,

o gloriosissimo Arcangelo Raffaele,

la tua Potenza, Bontà e  Misericordia,

e con Te e con tutti i Cori Angelici,

lodiamo, benediciamo ed annunciamo

Maria Nostra Signora e, in Lei,

Dio + Padre, Figlio e Spirito Santo

(Mentre si nomina la SS. Trinità,  ci si segna col segno della S. Croce)

1 Pater sul grano del mistero - 7 Ave Maria - 1 Gloria - 1 Per la tua misericordiosa...

("Per la tua misericordiosa Bontà, il tuo preziosissimo Sangue e le Lacrime di Maria, abbi pietà di noi, del mondo intero e delle Anime del Purgatorio")

E così per sette poste a lode dei sette Arcangeli, ed in Loro, alla SS. Trinità in-con-per  Maria Nostra Signora.

Poi la posta con gli otto "Gloria" così   (Se possibile cantare i "Gloria"):

Con  Mikael  - Gloria al Padre...

Con  Gabriel - Gloria al Padre...

Con  Raphael - Gloria al Padre...

Con il  Quarto  Arcangelo Assistente  - Gloria al Padre...

Con il Quinto Arcangelo Assistente - Gloria al Padre...

Con il Sesto Arcangelo Assistente - Gloria al Padre...

Con il Settimo Arcangelo Assistente - Gloria al Padre...

Con l'Angelo Custode - Gloria al Padre...

 

Canto finale: "Salve Regina":

Salve, Regina, Mater misericordiae,

vita, dulcedo, et spes nostra, salve.

Ad te clamamus, exsules filii Evae,

ad te suspiramus, gementes et flentes

in hac lacrimarum valle.

Eia ergo, advocata nostra, illos tuos

misericordes oculos ad nos converte.

Et Jesum, benedictum fructum ventris tui,

nobis, post hoc exilium, ostende.

O clemens, O pia, O dulcis Virgo Maria.

* * * * * * *

Quando è possibile, ad esempio durante un incontro di preghiera, ad ogni invocazione si propone un brano dalla Sacra Scrittura, dal libro di Tobia, da meditare e farne preghiera del cuore.

 

1° Invocazione:   Tobia   3, 2-6.

2° Invocazione:   Tobia   3, 11-12, 16-17.

3° Invocazione:   Tobia   4, 5-11, 13-16, 18-19.

4° Invocazione:    Tobia   5, 4-6, 8, 10, 17.

5° Invocazione:   Tobia   6, 1;   8, 2-8, 15-17.

6° Invocazione:   Tobia   11, 1-3, 7, 11-17.

7° Invocazione:   Tobia   12, 6-22.

Cantico dopo la SALVE REGINA, se si vuole, e soprattutto in incontri:   Cantico di Tobi

(Tobia 13, 2-18).

Arcangelo RAPHAEL

Imprimatur

Il Vicario Generale

dell'Arcidiocesi di Crotone - Santa Severina

at eduardo karuzo o.p. - p. edoardo caruso o.p.

Crotone, 12 Settembre A.D. 2016, SS.mo Nome di Maria.

Cantico di Tobi

Testo TILC)

13
2  'Sia lodato sempre il Dio vivente! *
Sia benedetto il suo regno!
Dio castiga, ma poi ha compassione; *
fa scendere nel mondo dei morti,
ma fa anche risalire dalla tomba: *
nessuno sfugge alla sua mano!
3  O Israeliti, lodate il Signore *
in mezzo alle nazioni dove vi ha dispersi!
4  Proprio in mezzo a loro
vi ha fatto vedere la sua grandezza: *
esaltatelo dunque davanti a tutti gli uomini.
È il nostro Signore,
nostro Dio e nostro Padre. *
È il vero Dio per tutti i secoli.
5  Egli vi ha castigati
per il male che avete fatto, *
ma avrà di nuovo compassione di voi
e vi radunerà da tutte le nazioni *
in cui vi ha dispersi.
6  Rivolgetevi a lui *
con tutto il cuore e con tutte le forze.
Tornate a essergli fedeli, *
allora Dio si rivolgerà a voi
e non terrà più nascosto il suo volto.
7  Pensate a quello che ha fatto per voi *
e lodatelo a piena voce!
Benedite Dio perché egli è giusto, *
esaltatelo perché è il Signore della storia.
8  Io voglio lodarlo in questa terra *
dove sono stato deportato,
voglio far conoscere
la sua forza e la sua grandezza *
a un popolo che non vuol saperne di lui.
Convertitevi, o peccatori, *
ubbidite ai comandamenti di Dio.
Forse egli sarà buono con voi *
e vi perdonerà.
9  Sì, io voglio davvero lodare il mio Dio *
e gridare di gioia per il Re del cielo!
10  A Gerusalemme *
tutti devono proclamare la sua grandezza
e lodarlo.
O Gerusalemme, città santa, *
ora Dio ti ha castigato
a causa del male compiuto dai tuoi abitanti.
Ma un giorno egli avrà di nuovo
compassione di te, *
per amore dei suoi fedeli.
11  Perciò loda Dio di cuore,o Gerusalemme, *
benedici il Signore della storia!
In te, con gioia, *
sarà di nuovo ricostruita
la casa del Signore!
12  Il Signore riconduca in te tutti i deportati*
e li renda finalmente felici!

E per tutte le generazioni future, *
il Signore continui a mostrare
il suo amore per i tuoi abitanti, *
ora tanto tristi!
13  Allora, da te si irraggerà una luce vivissima, *
fino ai confini della terra.
Da lontano verranno a te nazioni
in gran numero, *
e popoli dagli angoli più remoti del mondo.
Verranno verso di te, città santa, *
con le mani piene di offerte
destinate al re del cielo.
Ti faranno felice, o Gerusalemme, *
una generazione dopo l'altra.
E tu sarai chiamata la città eletta *
per tutti i tempi che saranno.

14  Siano maledetti tutti quelli *
che ti minacciano,
maledetti quelli che oseranno distruggerti *
e demolire le tue mura;
maledetto chi oserà abbattere le tue torri *
e incendiare le tue case!

Siano invece benedetti *

quelli che ti onoreranno!
15  Tu, Gerusalemme, *
esulta per amore dei fedeli:
essi si raduneranno fra le tue mura *
e benediranno il Signore della storia.
Siano felici quelli che ti amano, *
quelli che son contenti se in te c'è pace!
16  Felici tutti quelli che ora sono tristi *
per le tue disgrazie!
Essi si rallegreranno per te *
e parteciperanno per sempre alla tua gioia.
Sì, voglio davvero lodare il Signore,
il grande re, *
17  perché Gerusalemme sarà ricostruita,
e in essa ci sarà per sempre *
la casa del Signore.
Quanto sarò felice se i miei discendenti
vedranno la tua gloria, Gerusalemme, *
e loderanno il Re del cielo.
Le tue porte, Gerusalemme,
saranno ricostruite
con zaffiro e smeraldo, *
le tue mura saranno fatte di pietre preziose.
Le tue torri, Gerusalemme, saranno d'oro *
e tutti i tuoi bastioni
di oro puro.
Le vie di Gerusalemme saranno lastricate *
con pietre preziose.
18  Dalle porte di Gerusalemme si alzeranno
inni di gioia, *
tutte le sue case canteranno: 'Alleluia!
Sia benedetto il Dio d'Israele'. *
I fedeli benediranno sempre il Signore
che è santo'. 
              Gloria al Padre...

ATTO DI CONSACRAZIONE DEL MATTINO ALL' ARCANGELO RAPHAEL

O Arcangelo Raphael, grande Principe della Corte celeste, uno dei sette Spiriti che contemplano senza sosta il Trono dell’Altissimo, io (………), in presenza della Santissima Trinità, di Maria Immacolata, Signora nostra e dei Cori Angelici, mi consacro a te, e con te a Maria, e il Lei a Dio + Padre-Figlio-Spirito Santo, per essere uno dei tuoi servitori in tutti i giorni della mia vita.
O santo Arcangelo, gradisci la mia offerta e  ricevimi  tra le fila dei tuoi protetti, che conoscono per esperienza il valore del tuo patronato.
Guida dei viaggiatori, dirigimi durante il pellegrinaggio di questa vita. Protettore di coloro che si trovano in pericolo, liberami da tutte le insidie che possono  minacciare il mio corpo e la mia anima.
Rifugio degli infelici, soccorrimi nella mia indigenza spirituale e fisica.
Consolatore degli afflitti, dissipa il dolore che tiene il mio cuore oppresso e il mio spirito nell’angoscia.
Medico dei malati, guarisci le infermità della mia anima, della mia mente e del mio corpo e fammi desiderare sempre e solo quello che il buon Dio desidera, affinché tutto serva per lodare, benedire ed annunciare il nostro comune Signore nel tempo e nell'eternità.
Protettore delle famiglie, getta sui miei uno sguardo di bontà, affinché i miei familiari e i miei beni provino l’effetto della tua custodia.
Protettore delle anime tentate, liberaci da tutte le suggestioni dell’infernale nemico e non permettere  che cadiamo mai nella sua rete.
Benefattore delle anime caritatevoli, per gioire della tua protezione benevola, prendo in tua presenza la risoluzione di non negare mai il mio aiuto agli altri fratelli, per quanto è possibile alle mie umane risorse.
Accetta la mia umile offerta, o  glorioso Principe delle Angeliche Gerarchie e fammi la grazia di gustare durante tutta la vita e al momento della morte, gli effetti della protezione e dell'assistenza tua e degli altri sei gloriosi Principi che con te assistono continuamente al Trono di Dio +  Padre-Figlio-Spirito Santo. Amen.

Imprimatur

Il Vicario Generale

dell'Arcidiocesi di Crotone - Santa Severina

at eduardo karuzo o.p. - p. edoardo caruso o.p.

Crotone, 24 Ottobre A.D. 2018, Arcangelo Raffaele.

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PREGHIERA DI SAN GIOVANNI PAOLO II ALLE LACRIME DI MARIA

 

Madonna delle Lacrime, Madre nostra addolorata, Tu ci hai aperto il Tuo cuore, scegliendoci come destinatari e custodi delle Tue Lacrime. Il Tuo pianto, o Madre, segno del tuo dolore, è reliquia del Tuo amore e pegno della Tua intercessione. Prega per noi il Padre delle misericordie, perché tocchi i nostri cuori induriti, pieghi le volontà ribelli, ci scuota dal torpore spirituale, ci converta al suo amore fedele. Con le Tue Lacrime intercedi, o Madre, presso il Tuo Figlio, perché guardi con bontà alle nostre lacrime: nell'attesa che siano asciugate per sempre, Egli le raccolga perché non vadano perdute, le custodisca come perle nel suo cuore, le trasformi in dono di redenzione. Chiedi, o Vergine Santa, allo Spirito d'Amore, che inondi di luce di grazia i tuoi figli, perché vedendo la turpitudine del peccato, versino lacrime di compunzione; rispondendo con docilità al Maestro interiore, anelino con amore grande alle vette della santità: imitando la tua carità sollecita, sappiano condividere e asciugare il pianto dei fratelli. O Madre, veglia su tutti i tuoi figli, benedici tutti coloro che si affidano alla Tua protezione, libera l'Italia, l'Albania, l'Europa, il mondo intero dal flagello della guerra, ottieni all'umanità la sospirata pace e l'universale fraternità. Amen.

(Siracusa, 6 novembre 1994)

Benedetto XVI: "In MARIA riconosciamo il SORRISO DI DIO"


Atto di venerazione alla Vergine in Piazza di Spagna a Roma


          “Come un figlio alza gli occhi al viso della mamma e, vedendolo sorridente, dimentica ogni paura e ogni dolore, così noi, volgendo lo sguardo a Maria, riconosciamo in lei il 'sorriso di Dio', il riflesso immacolato della luce divina, ritroviamo in lei nuova speranza pur in mezzo ai problemi e ai drammi del mondo”.
Con queste parole, Benedetto XVI si è rivolto questo lunedì pomeriggio a quanti erano accorsi in Piazza di Spagna a Roma per il tradizionale atto di venerazione alla Madonna nella solennità dell'Immacolata
Concezione. Nell'omelia che ha pronunciato, il Pontefice ha ricordato che con questa festa si concludevano le celebrazioni del 150° anniversario delle apparizioni mariane a Lourdes, “perché la 'bella Signora' – come la chiamava Bernadette – mostrandosi a lei per l’ultima volta nella grotta di Massabielle, rivelò il suo nome dicendo:

'Io sono l’Immacolata Concezione'”.


“Dovunque vi sia una comunità cattolica, là oggi si venera la Madonna con questo nome stupendo e meraviglioso: Immacolata Concezione”, ha spiegato il Papa. “Nella festa odierna, così cara al popolo cristiano, questa espressione sale dal cuore e affiora alle labbra come il nome della nostra Madre celeste”.
Com'è tradizione, il Vescovo di Roma ha benedetto un cesto di rose che è stato deposto ai piedi della Colonna dell’Immacolata.
“Questi fiori – ha affermato – stanno ad indicare il nostro amore e la nostra devozione: l’amore e la devozione del Papa, della Chiesa di Roma e degli abitanti di questa Città, che si sentono spiritualmente figli della Vergine Maria”.
“Simbolicamente le rose possono esprimere quanto di bello e di buono abbiamo realizzato durante l’anno, perché in questo ormai tradizionale appuntamento tutto vorremmo offrire alla Madre, convinti che nulla avremmo potuto fare senza la sua protezione e senza le grazie che quotidianamente ci ottiene da Dio”.
Constatando che “anche sugli steli di queste stupende rose bianche non mancano le spine, che per noi
rappresentano le difficoltà, le sofferenze, i mali che pure hanno segnato e segnano la vita delle persone e delle nostre comunità”, il Papa ha ricordato che “alla Madre si presentano le gioie, ma si confidano anche le preoccupazioni, sicuri di trovare in lei conforto per non abbattersi e sostegno per andare avanti”.
Rivolgendosi alla Madonna, il Pontefice le ha quindi affidato “specialmente i 'piccoli' di questa nostra città: i bambini, anzitutto, e soprattutto quelli gravemente malati, i ragazzi disagiati e quanti subiscono le conseguenze di pesanti situazioni familiari”, così come “gli anziani soli, gli ammalati, gli immigrati fatica ad ambientarsi, i nuclei familiari che stentano a far quadrare il bilancio e le persone che non trovano occupazione, o hanno perso un lavoro indispensabile per andare avanti”.
“Insegnaci, Maria, ad essere solidali con chi è in difficoltà, a colmare le sempre più vaste disparità sociali; aiutaci a coltivare un più vivo senso del bene comune, del rispetto di ciò che è pubblico, spronaci a sentire la città – e più che mai questa nostra Città di Roma – come patrimonio di tutti, ed a fare ciascuno, con coscienza ed impegno, la nostra parte per costruire una società più giusta e solidale”, ha chiesto alla Vergine.
Allo stesso modo, ha ricordato che la Madonna è “per tutti segno di sicura speranza e di consolazione”.

        “La tua Bellezza ci assicura che è possibile la vittoria dell’amore; anzi, che è certa; ci assicura che la grazia è più forte del peccato, e dunque è possibile il riscatto da qualunque schiavitù”, ha aggiunto.
Maria, ha osservato Benedetto XVI, ci aiuta “a credere con più fiducia nel bene, a scommettere sulla gratuità, sul servizio, sulla non violenza, sulla forza della verità”, incoraggiando “a rimanere svegli, a non cedere alla tentazione di facili evasioni, ad affrontare la realtà, coi suoi problemi, con coraggio e responsabilità”.

   “Sii madre amorevole per i nostri giovani, perché abbiano il coraggio di essere 'sentinelle del mattino', e dona questa virtù a tutti i cristiani, perché siano anima del mondo in questa non facile stagione della storia”, ha concluso.
La festa dell’Immacolata nasce nel 1263 ad opera di San Bonaventura, Generale dell'Ordine dei francescani.
Successivamente viene adottata ufficialmente da Roma, con Messa e ufficio liturgico propri, da un Papa francescano conventuale, Sisto IV, che approva, nel 1477, la dottrina dell’Immacolata come conforme alla fede cattolica.
Dopo una lunga disputa di quasi cinque secoli e mezzo, Papa Pio IX pubblica l’Enciclica “Ubi Primum”, in
cui chiede a tutti i Vescovi del mondo di prendere posizione sul dogma dell’Immacolata.
L’esito quasi plebiscitario porta al solenne pronunciamento dell’8 dicembre 1854 con la Bolla “Ineffabilis Deus” secondo cui “la beatissima Vergine Maria sin dal primo istante del concepimento, per singolare grazia e privilegio di Dio e in vista dei meriti di Gesù Cristo, fu preservata immune da ogni macchia di peccato originale”.
La statua della Madonna in piazza di Spagna è stata benedetta da Papa Pio IX l’8 dicembre 1857, tre anni dopo la definizione dogmatica dell’Immacolata Concezione di Maria. Da allora, ha sempre avuto luogo l’omaggio floreale dei Pontefici, interrotto solo negli anni della cosiddetta “Questione romana”, dal 1870 al 1929, quando i Papi rimasero chiusi in Vaticano in segno di protesta.

Roma, 9 Dicembre 2008


Benedetto XVI: in Maria riconosciamo il sorriso di Dio

Vivo del Sorriso di Maria

Il conte De Bruissard così ci racconta un fat­to di cui egli stesso fu protagonista. "Ero a Can­tets, nel tempo in cui si parlava tanto delle ap­parizioni di Lourdes. Non credevo allora né al­le apparizioni, né all'esistenza di Dio: ero un a­teo. Avevo letto in un giornale del paese che il 16 luglio Ber­nardette aveva avuto un'apparizione e che la Vergine le aveva sorriso, e perciò avevo deciso di recarmi a Lourdes per curio­sità. Mi recai dunque in casa dei genitori, e trovai Bernardet­te seduta alla porta, intenta a rammendare un paio di calze. Die­tro mia richiesta, ella mi parlò delle apparizioni con una sem­plicità e una sicurezza che mi turbarono. - Ma insomma, le dissi, come sorrideva quella bella Si­gnora? La piccola pastorella mi guardò con aria di stupore, poi dopo un istante di silenzio, esclamò: O Signore, bisognerebbe essere un santo del cielo per rifare quel sorriso! Io mi sentivo disarmato. No, non mentiva, ed io ero lì per gettarmi in ginocchio davanti a lei per chiederle perdono. E Ber­nardette allora disse: - Poiché vi professate peccatore, io vi farò il sorriso della Vergine. Allora si alzò lentamente in piedi, con­giunse le mani e abbozzò un sorriso talmente celeste, quale io non ho mai visto su labbra mortali. Vidi il suo viso riflettere u­na luce che mi turbò. Senza accorgermi ero già caduto in gi­nocchio davanti a lei persuaso di avere visto il sorriso di Maria sul volto di Bernardette. Da quel giorno porto in me, in fondo all'anima quel sorriso. Ora vivo del sorriso di Maria!".

Una foto strana o... straordinaria?

(Clicca sull'immagine per ingrandirla a tutta pagina)

 

Foto dell'Eremo fatta casualmente insieme ad altre il 27 Aprile 2014, alle 13,42 (come si nota nei dettagli della foto sul mio vecchio telefonino nokia E5)

Foto dell'eremo fatta il 27 Aprile 2014 dopo la S. Messa (e quindi la canonizzazione di S. Giovanni XXIII  e S. Giovanni Paolo II. che nel 1989 quando quest'opera era un sogno, l'aveva personalmente benedetta)  festa della Divina Misericordia. Sul campanile dell'eremo sventolavano bellissime la bandiera albanese e quella pontificia, così che mi venne l'idea di fare queste cinque foto una dietro l'altra. Non notai nulla di strano in cielo, riposi il telefonino senza guardare le foto. Solo il 6 Maggio 2014, mentre cercavo una precedente foto, pur nelle piccole dimensioni di essa, notai qualcosa di molto strano. Ingrandendo al massimo la foto al computer, da me fatta con un comune telefonino assieme ad altre, solo in essa si nota chiaramente questo fascio di luce che in alto è rosso e azzurro. Una persona che la vide, mi fece notare che era praticamente identico al fascio di luce nei colori, nella posizione di essi alla sua Medaglietta dell'Amore Misericordioso... L'intuizione che essa è una foto "strana - straordinaria" l'ho avuta il giorno seguente quando alle ventiquattr'ore esatte dalla "scoperta" della foto, nello stesso punto dove me n'ero accorto, spostando un vaso di piante, mi ritrovai con la canna di bambù che violentemente andò diretta al centro dell'occhio destro, qualcuno la deviò colpendo sotto l'occhio con una escoriazione, senza lasciare traccia di graffi nemmeno sugli occhiali che l'avevano deviata. Per la violenza del colpo e la dinamica l'oculista è rimasto esterrefatto: il nemico della nostra gioia era troppo arrabiato perchè mi ero accorto di questa foto, ed evidentemente essa è un segno dell'AMORE MISERICORDIOSO, verso cui fino ad oggi non avevo sentito nessuna particolare devozione. Questo come testimonianza, ringraziamento e lode...

Le cinque foto dell'eremo fatte con lo stesso telefonino sempre alle 13,42 del 27 Aprile 2014:

(Clicca sulle freccette in alto a destra per far andare avanti o indietro le foto. Per ingrandirle basta cliccare sul simbolo della lente):

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Statuina della Beata Vergine Maria Ausiliatrice che l'8 Settembre 1987 pianse lacrime di sangue:

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Il servo di Dio Mons. Mario Ferraro Vrasaqi: le Lacrime di Maria

Preghiera potentissima del Cenacolo di "Maria Sorriso del Padre e gioia dell'umanità"

che preghiamo uniti spiritualmente ogni giorno alle ore 12,00

*** *** *** ***

   "Nei Nomi Santissimi di Gesù-Maria-Giuseppe imploriamo, chiediamo e comandiamo che ogni male fisico-psichico-spirituale sia allontanato oggi e sempre da noi, dai nostri cari, dai nostri amici e nemici, da coloro che pregano per noi o si raccomandano alla nostra preghiera, dalla santa Chiesa, dal mondo intero.

   Potenza del Sangue di Gesù, potenza delle Lacrime di Maria, potenza della Spada dell'Arcangelo Michele, potenza della Forza liberatrice e guaritrice dell'Arcangelo Raffaele, potenza dei Santi Sette Arcangeli, distruggete ogni male e così sia. - Tre Ave Maria

*** *** *** ***

Giaculatoria al termine di ogni mistero del Rosario

(il Rosario dopo la santa Messa è l'esorcismo più potente):

   "Per la tua Misericordiosa Bontà,

il tuo Preziosissimo Sangue

e le Lacrime di Maria

abbi pietà di noi, del mondo intero e delle Anime del Purgatorio"

(Giaculatoria ispirata a un povero frate durante l'Adorazione)

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